XIV Periegesi in Magna Grecia

Palermo – Ustica – Siracusa

3-11 Giugno 2017

 

La riapertura (parziale) del Museo Salinas è l’occasione per iniziare queste “XIV° Giornate Magno Greche” con un breve soggiorno a Palermo. Da qui raggiungeremo Ustica per un giorno di mare e di vestigia antiche. Ci trasferiremo poi a Siracusa, di massima con mezzi pubblici. Qui assisteremo alle due rappresentazioni classiche e faremo anche un’escursione a Pantalica.

Sabato 3 giugno. Volo per Palermo. Sistemazione in albergo per quattro notti (hotel “Massimo Plaza”, o limitrofi). Ritrovo all’ora di pranzo. Al pomeriggio visita del Museo Salinas.

Domenica 4 giugno. Visita delle emergenze dell’antica città punica e romana: il cimitero punico; le catacombe; le ville romane di Piazza della Vittoria, il Palazzo dei Normanni, la Cappella Palatina. Villa Bonanno, Palazzo Sclafani. La ricerca dell’antica rada del “panormos” (la Cala).

Lunedì 5 giugno. Visita di Ustica se possibile con archeologo.

Martedì 6 giugno. Visita della Galleria Regionale della Sicilia (Antonello, Pisanello) poi a giro per la città.

Mercoledì 7 giugno. Trasferimento a Siracusa (con mezzi pubblici).

Giovedì 8 giugno. Prima dello spettacolo (ore 16.00) ritrovo all’albergo Roma per un’introduzione all’opera. Ore 19.00 “Le Fenicie” nell’incanto del teatro greco.

Venerdì 9 giugno. Ore 9.30: convegno su “Edipo e il potere che uccide” nella sede dell’INDA (programma in basso). Ore 16.00: ritrovo per presentazione e discussione. Ore 19.00: “Sette contro Tebe”.

Sabato 10 giugno. Tour archeologico a Pantalica.

Domenica 11 giugno. Ritorno da Comiso o da Catania.

Al Museo Orsi: il sarcofago di Adelfia (con la rappresentazione del primo presepe) e la sezione delle antichità cristiane.

Appendice

Il Centro Studi di Terapia della Gestalt

Con il patrocinio di:

Centro “Antropologia e Mondo Antico” del Dipartimento di Filologia e Critica delle

Letterature Antiche e Moderne dell’Università di Siena

Istituto Nazionale del Dramma Antico

Federazione italiana delle associazioni di psicoterapia

Promuove una Giornata di studi su

Edipo e il potere che uccide

Siracusa, 9 giugno 2017 – ore 9.30–13.30

Sede dell’INDA – Corso Matteotti 29

Da tre mila anni, almeno, il racconto di Edipo, che dopo aver ucciso il padre sposa la madre e regna su Tebe, si tramanda di generazione in generazione, quasi rotolando nelle coscienze degli uomini dell’Occidente ed evocando sempre nuovo stupore, condanna, pietà, curiosità inesausta. A cosa di deve questo potere di fascinazione? In epoca moderna, il “complesso di Edipo” nella rilettura di Sigmund Freud ha privilegiato il tema dell’incesto e della universalità delle sessualità infantile mettendo in evidenza il monito di Giocasta nell’opera di Sofocle “chi dei mortali non si è unito in sogno alla propria madre?”

Ma parlando di Edipo non ci riferiamo quindi ad una storia definita e ben circoscrivibile nei suoi significati. Ogni volta dobbiamo chiederci infatti “a quale Edipo ci stiamo riferendo?”. Quello di antichi racconti balcanici ricordati da Propp nel suo saggio “Edipo nel folklore” e che, balzando dall’utero appena nato, proclama il suo intento di uccidere il vecchio padre? O quello riportato da Omero nell’Odissea (v. 271-80) dove Ulisse, incontra la “bella Epicasta che gran colpa commise con animo ignaro, sposando il figlio”? O di Eschilo che evoca un eroe stritolato tra una “colpa antica” ed il tragico destino del reciproco fratricidio dei figli ne’ I sette contro Tebe? O quello delle Fenicie di Euripide che sopravvive al tragico disvelarsi del misfatto ma tuttavia resta nella casa reale dove continua a vivere Giocasta? Potremmo continuare con Seneca, Voltaire, Corneille, Hoffmanstal, Pasolini ed molti altri. L’associazione delle due opere tragiche proposte quest’anno dall’INDA tende sicuramente a “mettere in figura” il conflitto nella trasmissione del potere tra padre e figlio, già privilegiato da J.P. Vernant rispetto al tema dell’incesto nel suo “Oedipe sans complexe” e che si estende successivamente allo scontro fratricida tra i figli di Edipo per regnare su Tebe. Un conflitto che, quando estremo, non può portare che alla tragica morte di tutti i contendenti.

(a cura di Riccardo Zerbetto)

Programma

Riccardo Zerbetto (Direttore, Centro Studi di Terapia della Gestalt): La costellazione edipica tra amore

incestuoso e conflitto di potere: una lettura in chiave gestaltica sulle “figure ambigue”

Primo Lorenzi (Psichiatra e docente a contratto presso l’Università di Pisa): Il dilemma di Edipo

Daniela Fausti (Docente di Letteratura greca, Università di Siena): Le varianti del mito nel racconto dei tragici